Pellegrinaggio a Medjugorie

Medjugorje, il silenzio che parla al cuore – Pellegrinaggio del Primo Maggio

C’è un momento, durante ogni cammino, in cui il rumore del mondo lascia spazio a qualcosa di più profondo. Per noi, quel momento è arrivato a Medjugorje, nel ponte del primo maggio, quando il frastuono della quotidianità ha ceduto il passo al sussurro della fede.

Siamo con il cuore colmo di attese e domande. Alcuni cercavano risposte, altri conforto. Qualcuno era lì per curiosità, altri per una promessa fatta sottovoce. Ma già al primo sguardo alle colline dell’Erzegovina, tutti abbiamo capito che quel viaggio sarebbe stato diverso.

Il sole ci ha accolti tra le pietre bianche del Podbrdo, la Collina delle Apparizioni. Salire quel sentiero sassoso, recitando il Rosario, è stato come scalare le nostre fragilità. Ogni passo sembrava pesante, ma anche necessario. In cima, un silenzio commosso: non servivano parole, bastava ascoltare. Qualcuno piangeva, qualcuno pregava. Tutti, in un modo misterioso e personale, stavamo ricevendo qualcosa.

Il giorno seguente, la salita al Krizevac – la montagna della Croce – è stata un altro pellegrinaggio nel pellegrinaggio. I passi affaticati si sono trasformati in preghiere, le stazioni della Via Crucis hanno scavato dentro di noi, come se quelle sofferenze lontane avessero qualcosa da dirci oggi. E quando siamo arrivati alla grande croce di cemento, un vento leggero ci ha fatto compagnia. Sembrava lo Spirito.

Durante le celebrazioni parrocchiali, volti sconosciuti, canti che si alzavano verso il cielo come un’unica voce, ci siamo sentiti parte di qualcosa di grande, di antico e vivo. Un popolo in cammino. Ognuno con il proprio bagaglio, ma tutti con uno stesso sguardo rivolto verso l’Alto.

Il ritorno a casa non è stato un distacco, ma un invito a vivere diversamente. Medjugorje ci ha segnati. Non tanto per i segni straordinari, ma per quella pace silenziosa che ci ha attraversato dentro, come una carezza della Madonna.
Per alcuni, è stata una svolta. Per altri, una conferma. Ma per tutti, è stato un nuovo inizio.